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Il Bricco di Pio Cesare L’eleganza del Barbaresco

Sulla sommità di una delle colline più alte della zona del Barbaresco, con una vista mozzafiato sulle Alpi ed in particolare sul Monviso, sorge Il Bricco di Treiso. Cuore storico dei vigneti della famiglia, nel 1974 è stato il primo acquisto della Pio Cesare che oggi conta oltre 80 ettari di proprietà dislocati in posizioni di grande pregio principalmente nelle colline del Barolo e del Barbaresco. 

 Al Bricco di Treiso viene coltivato il vitigno principe delle Langhe, il Nebbiolo, insieme a filari storici di Dolcetto, Pinot Nero, Chardonnay e Sauvignon Blanc e qui prendono forma i vini più iconici della gamma, tra cui il Barbaresco Pio – che fonda la maggior parte della sua cuvée su questa collina – il PiodiLei Chardonnay – che interpreta in bianco la struttura e longevità di questa zona – e, ovviamente, il Barbaresco Il Bricco che, nel 1990, ne assume il nome.
 Questo Barbaresco è nato dalla volontà di Pio Boffa di ascoltare e valorizzare piccole aree dal carattere particolare come alcune parcelle di Nebbiolo situate tra i filari più elevati di questa collina, a circa 400 metri slm, che ne rivelano la sua essenza più fedele ed autentica e dove vengono ancora preservate viti di età molto avanzata. Qui il microclima fresco e ventilato, il suolo calcareo-marnoso, i versanti molto ripidi e scoscesi, l’erosione accentuata del suolo e le naturali rese molto basse regalano un’espressione esuberante e complessa di Barbaresco con tannini importanti e concentrazioni di frutto molto particolari.
Morbido e speziato, Il Bricco 2020 è frutto di una vendemia particolarmente felice, “degna del suo 30° anniversario” sorride orgogliosamente Federica Boffa Pio, 5° generazione della proprietà. Cesare Benvenuto Pio, cugino di Federica, la affianca nella gestione dell’azienda.
Durante la presentazione, svoltasi da Carlo Cracco con una degustazione magistrale di grandi annate de Il Bricco (vedi, nella foto, il Barbaresco Pio Cesare del 2009) abbinate a piatti iconici dello Chef, Cesare ha descritto la raccolta 2020: “I Nebbiolo hanno goduto di un’estate piuttosto lunga, con temperature però mai estreme. I grappoli al Bricco di Treiso sono stati raccolti nei primi giorni di Ottobre al culmine della loro maturazione e hanno dato vita ad un Barbaresco ampio, godibile e con una grande profondità”.
Ha poi aggiunto Federica: “L’eleganza di questo Nebbiolo si esprime già pienamente: i tannini sono rotondi ma con una notevole struttura e molte sfumature. Questa 30° vendemmia ha un grande potenziale di invecchiamento.”
 Il Barbaresco Il Bricco 2020, di cui ogni anno vengono prodotte circa 6000 bottiglie, esce sul mercato ai primi di giugno.
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