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L’Orto di Lorenzo Tagliabue: la cucina vegetale d’autore da Vivilo

Un’oasi gourmet nel cuore della Franciacorta

Il cancello che si apre su Vivilo introduce immediatamente nel mondo di Lorenzo Tagliabue, Viviana Taddei e Giovanni Cavalleri, i protagonisti di questo ristorante gourmet situato a Corte Franca, nel cuore della Franciacorta. Qui, l’eleganza degli interni dialoga con la vista sui vigneti e le architetture raffinate, tra cui spicca l’orangerie, arricchita da opere d’arte moderna e dettagli d’arredo caldi e studiati. In questo contesto di bellezza e armonia, nasce L’Orto, il nuovo percorso di degustazione vegetale ideato da Tagliabue, un menu che riflette la filosofia del ristorante: alta cucina, qualità assoluta e una flessibilità pensata per adattarsi ai desideri di ogni ospite.

Un viaggio tra creatività e sapori autentici

L’esperienza inizia con una Tartare di pomodoro, sesamo e misticanza, che sorprende per consistenza e sapore, evocando la versione classica a base di carne. Il protagonista del piatto è il pomodoro pugliese di Paolo Petrilli, sinonimo di eccellenza biologica, accompagnato da una salsa alla senape e insalata di stagione.

Segue Uovo, verza, grano saraceno e Bagoss, un omaggio alla tradizione bresciana. L’uovo, cotto a bassa temperatura e ripassato nel burro nocciola, si adagia su una base di patate, salvia e verza spadellata, arricchito da grano saraceno soffiato, spuma al Bagoss e un gel di tuorlo. Servito in un raffinato uovo di porcellana, è un piatto avvolgente, capace di bilanciare perfettamente sapori intensi.

Il Risotto al cipollotto affumicato e lampone è un’esplosione di colore e gusto: il cipollotto viene cotto in olio cottura e affumicato prima di essere aggiunto al risotto in mantecatura con burro, mentre la finitura con polvere di lampone liofilizzato aggiunge un tocco di freschezza.

Il secondo è una sorprendente Melanzana steak, in cui la verdura, cotta a bassa temperatura e osmotizzata con succo di rapa rossa, richiama visivamente una bistecca. Il piatto è completato da un jus al topinambur, germogli di rucola e purea di patate, offrendo una consistenza e un’intensità di sapori paragonabili a un classico piatto di carne.

Un dolce finale d’autore

Per chiudere il menu, Lampone, lime e liquirizia, un dessert firmato Giovanni Cavalleri, che unisce un crumble alla liquirizia, cremosi al cioccolato e lime, e un gelato al lampone con lamponi freschi e germogli di anice. La piccola pasticceria finale è un ulteriore omaggio alla maestria del pastry chef.

Abbinamenti perfetti: il wine pairing di Ramon Testa

Ad accompagnare il menu, un wine pairing curato dal sommelier Ramon Testa, che punta su abbinamenti territoriali per valorizzare ogni portata. Tra le etichette selezionate spiccano il Franciacorta Brut Bosio, il Saten Mosnel Millesimo 2020 e l’Extra Dry De Gaioncelli, fino al Rosé Oc de Pernis di Faccetti, scelto per sostenere la profondità della Melanzana steak, e il Moscato Dante Rivetti il Riveto, perfetto per chiudere il percorso in dolcezza.

Un’esperienza vegetale di alta cucina

Con il menu L’Orto, Vivilo offre una nuova esperienza di alta cucina vegetale, in perfetto equilibrio tra creatività, territorio e raffinatezza.

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