Quale è il miglior vino bianco dell’anno?
Il miglior vino bianco d’Italia proviene dalla cantina Colterenzio di Appiano (Alto Adige) ed è il Sauvignon Riserva Gran Lafóa 2021 premiato con i “tre bicchieri” dalla rinomata guida vinicola “Vini d’Italia 2025”, conosciuta come “Gambero Rosso”, e nominato “Bianco dell’Anno”.
Ogni anno, la giuria del Gambero Rosso assaggia oltre 50.000 vini provenienti da tutte le regioni d’Italia. I migliori vengono premiati con il massimo riconoscimento, i famosi “tre bicchieri”. Il vino dell’anno viene poi selezionato tra i vini premiati in 6 diverse categorie (vino bianco, vino rosso, rosé, ecc.). Quest’anno il titolo “Bianco dell’Anno” è stato assegnato al nuovo Sauvignon della Cantina Colterenzio.
“La nostra gioia è immensa”, dichiara con entusiasmo Maximilian Niedermayr, presidente della cooperativa Altoatesina. “Il ‘Gambero Rosso’ è considerato la bibbia del vino italiano e il fatto che abbia incoronato il nostro Sauvignon Riserva Gran Lafóa come Vino Bianco dell’Anno, ci riempie di incredibile orgoglio. Vorrei anche ricordare che questo vino è stato prodotto per la prima volta nella vendemmia 2021 uscirà sul mercato solo a metà novembre 2024. Si tratta quindi di una vera e propria rivelazione, afferma Niedermayr sorridendo.
Il Sauvignon Riserva Gran Lafóa è un omaggio alla ricerca qualitativa portata avanti dalla Cantina Colterenzio, ed identificabile con il nome Lafóa. Questa linea di vini è nata alla fine degli anni ’80 e all’epoca rappresentava un progetto di qualità che ha rivoluzionato il settore vinicolo altoatesino. Oggi questo ensemble comprende cinque vini di grande successo. Il nuovo Gran Lafóa rappresenterà ora la sua punta di diamante.
Martin Lemayr, enologo della Cantina Colterenzio, spiega come è nato questo vino: “Le uve provengono da un vigneto piantato alla fine degli anni ’80 con cloni di Sauvignon blanc provenienti dalla Francia. Solo queste parcelle più vecchie sono state utilizzate per il Gran Lafóa. Nel processo di vinificazione ci siamo orientati al passato, ma con le conoscenze e la tecnologia di oggi. Il vino affina in diversi momenti e in varie botti/serbatoi prima di essere introdotto nel mercato, tre anni dopo la vendemmia”. Lemayr rivela anche cosa possono aspettarsi gli amanti del vino: “È un vino complesso con intensi sapori di frutta matura, accompagnati da fini note tostate. Mineralità e frutta si abbinano in modo estremamente equilibrato. Nel complesso, un vino che porta l’inconfondibile firma di ‘Colterenzio’: eleganza attraverso equilibrio di corpo e freschezza.
Anche il packaging si è ispirato all’etichetta storica di Lafóa, spiega Alex Ferrigato, direttore commerciale della Cantina: “L’ affascinante statua di Lafóa, che si trova all’ingresso della tenuta, affacciata sul vigneto storico di Lafóa, è al centro dell’etichetta. Per noi era fondamentale che chiunque tenesse in mano questa bottiglia riconoscesse immediatamente il legame con Lafóa e quindi con l’eccezionale qualità del vino.”
Il Sauvignon Riserva Gran Lafóa sarà disponibile da metà novembre in un’edizione rigorosamente limitata di 4.085 bottiglie.