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Pacini Group, l’impronta italiana di eccellenza nell’ospitalità

“Crescit enim cum amplitudine rerum vis ingenii”. La forza dell’ingegno cresce insieme all’importanza delle cose, è il claim di Tacito che rappresenta perfettamente Pacini Group, un team di professionisti italiani nel settore hospitality, development & hotel management.

Abbiamo incontrato Emidio Pacini, founder & chairman.  Pacini Group vanta un’esperienza ventennale nel settore, in grado di generare valore attraverso un sistema integrato di partnership e affiliazioni che condividono l’altissima professionalità ed esperienza e che riflettono un concetto di ospitalità sinonimo di passione e incessante creatività.

Qual è stata la naturale evoluzione di Pacini Group dagli albori sino ad oggi? 

L’evoluzione ha seguito un trend ascensionale dal punto di vista delle prestazioni che via via condividevo con i clienti. Nasco come progettista/architetto con una laurea al Politecnico di Milano, cosa che tengo sempre a ricordare perché è stato il primo tassello di un percorso che mi ha portato a fare diventare Pacini Group ciò che è oggi.  L’imprinting parte dalla professione di architetto che a mano a mano si è evoluta sempre più. All’inizio mi occupavo della consulenza progettuale legata al mio know how di studi ma, con il tempo, sono stato sempre più coinvolto nella parte di definizione del posizionamento e rebranding delle strutture ricettive in cui venivo coinvolto. Pacini Group è un’evoluzione naturale che affonda le radici nel mio passato accademico e nel mio bagaglio culturale e professionale, integrato nel tempo con nuove discipline e sfide.

 

Da cosa è caratterizzata l’offerta ricettiva di Pacini Group e quale importanza occupano i luoghi e la capacità di produrre sul territorio in relazione all’alto artigianato italiano?

I luoghi scelti per le nostre strutture sono stati un Leitmotiv delle mie iniziative. I primi progetti che sono stati avviati nel mercato romano erano totalmente di massimizzazione e trasformazione di un immobile preesistente. Questa tipologia di business si è perfezionata con il tempo basandosi in primis sull’importanza delle aree da presenziare. Inoltre, ogni luogo racconta una storia che noi in Pacini Group cerchiamo di tradurre in progetti con personalità dove l’artigianalità e la customizzazione sono gli elementi chiave.

La cura del dettaglio e l’attenzione di ogni aspetto legato alla realizzazione delle nostre realtà ricettive ci sprona a individuare partner e fornitori locali, che sanno interpretare il genius loci: falegnami, vetrai, tappezzieri e tanti altri preziosi contatti che ci permettono un’interpretazione incomparabile del luogo, un accurato processo produttivo e un risultato tailor-made.

Photo shoot Febraury 2024

Che ruolo occupano città dal forte impatto storico ed estetico, come Roma e Venezia, all’interno di Pacini Group? 

Non azzardo a dire che la crescita del Gruppo sia attentamente pianificata perché così non è; abbiamo colto delle opportunità, però sappiamo che prima di guardare verso destinazioni diverse, come ad esempio Torino, è stato determinante, nella fase di avvio di Pacini Group, focalizzarsi su città premium, destinazioni con ubicazione dell’immobile che garantivano determinate opportunità di mercato. Partendo da queste, stiamo ampliando i nostri orizzonti guardando a nuove destinazioni strategiche e interessanti.

 

Qual è il vostro target di riferimento ideale? 

Abbiamo avviato inizialmente il processo di sviluppo con focus upper scale approdando nel tempo all’up-upper scale, valorizzando “il bello e il ben fatto”. Per ogni struttura seguiamo con attenzione minuziosa ogni singolo fornitore, impreziosendo progetti sfidanti con carattere e unicità. Non crediamo nel principio edonistico del “massimo utile con il minimo mezzo”: la qualità non ha prezzo e questo credo sia ben percepito, un plus che riflette l’amore, l’impegno e l’investimento coinvolti in ogni step.
Diamo valore al lavoro e alla competenza, alla qualità e alla passione, che si riflettono in uno stile eclettico, originale e sofisticato.

 

In cosa differisce, rispetto ai competitor, il vostro modello di business? 

Differenziarsi è sempre più difficile.
Da dopo il Covid tutto è cambiato, si sono assottigliate le differenze tra i diversi modelli di business e anche quelli più consolidati hanno dovuto subire un cambio di direzione. Ciò che per noi fa la differenza sono le risorse umane, la valorizzazione del territorio e una solidità di competenze fedeli e radicate all’asset che ha contribuito all’unicità di Pacini Group.

 

Come sono strutturati i vostri luxury Apartments?

Di recente sono tornato da Venezia, dove, con grande soddisfazione, la Sovrintendenza ha dato la green light per i nostri nuovi Luxury Apartments. Seguiamo il progetto con grandissima passione e notevole entusiasmo. Abbiamo privilegiato questa nuova tipologia di struttura ricettiva, rispetto ad altre opportunità di tipo alberghiero per abbracciare un’ospitalità sempre più personalizzata e spostarci verso un target più alto.  I Luxury Apartments saranno progettati dallo studio Marco Piva di Milano con cui abbiamo instaurato una collaborazione fidelizzata. Completata la parte di progettazione, siamo ora in fase esecutiva. Il nostro obiettivo è reinterpretare in chiave contemporanea l’accoglienza veneziana sempre rispettando l’anima del luogo. A Venezia abbiamo anche The Venice Times, hotel dedicato allo stampatore cinquecentesco Aldo Manuzio, che ha avuto il grande merito di far sì che la cultura relegata nelle grandi biblioteche, fosse diffondibile a un pubblico più ampio grazie all’introduzione del carattere aldino, che è il corsivo italiano. Un esempio per noi importante che evidenzia l’impronta culturale che reinterpreta gli stilemi classici veneziani in chiave moderna.

 

Quali novità targate Pacini Group sono in previsione per questo 2024? 

Sicuramente le nuove aperture su Roma come The Goethe, boutique hotel cinque stelle lusso e una nuova struttura upper scale vicino a Castel Sant’Angelo. A Venezia, Luxury Apartments vista San Marco. Non ci fermiamo qui ma stiamo guardando oltre, individuando destinazioni per nuove realizzazioni.

 

Nuovissima apertura nella Città Eterna, com’è strutturato e quali obiettivi ci sono a riguardo? 

Il nostro nuovo progetto The Goethe sorgerà su un’area strategica vicino all’Ara Pacis, zona ricettivamente forte che vede presente anche colossi dell’ospitalità di lusso. Il nostro è un hotel che si ispira al tema del viaggio, pensato come desiderio di scoperta per viaggiatori oltre confine che cercano un’ospitalità intima e accogliente. Abbiamo costruito uno storytelling coinvolgente che ha preso forma in una progettualità distintiva e senza paragoni. Un boutique hotel che siamo certi saprà conquistare la zona e gli ospiti.

 

Quando è prevista la nuova apertura su Milano? 

Su Milano abbiamo grandi aspirazioni, per il 2024 non prevediamo nuove aperture ma in pipeline abbiamo in serbo progetti che sarebbe prematuro anticipare.

  

Quali comfort e specialità offre il vostro ristorante Idylio? 

Siamo molto orgogliosi di questa attività, collocata all’interno del The Pantheon Iconic Rome Hotel in via di S. Chiara a Roma; un ristorante stellato che richiede molto impegno e dedizione e che allo stesso tempo ci ripaga con grandi soddisfazioni e risultati.

Il concept culinario di Idylio by Apreda è il connubio perfetto tra la tradizione mediterranea e la cultura asiatica, in particolare Giappone e India, luoghi dove lo chef ha vissuto e sperimentato. Un ‘esperienza gustativa per tutti i sensi, un viaggio tra spezie orientali e prodotti locali di alta qualità.

Per migliorare ulteriormente e alzare ancora l’asticella, abbiamo in serbo una grande novità per Idylio by Apreda: un trasferimento in una location adiacente all’hotel, più ampia e da un’atmosfera tutta da scoprire.

Abbiamo affidato allo studio Studio Caberlon di Milano la progettazione e contiamo di aprire a breve presentando un nuovo menù sempre firmato dallo chef Francesco Apreda, riferimento che sovrintende tutti gli outlet di ristorazione che abbiamo in pipeline.

L’apertura del nuovo ristorante Idylio by Apreda prevista per settembre 2024, ci inorgoglisce. Uno step importante che perseguiamo insieme con grande passione, energia e determinazione.

 

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