LA CANTINA CAIAROSSA COME GALLERIA D’ARTE
Caiarossa accoglierà due installazioni site-specific a cura degli artisti Samuel Rosi, in arte Muz con un live painting in cantina e il racconto su carta di Enrico Bani con le vinacce
Nell’ambito del Festival “la Collina delle Fiabe”, promosso dal Comune di Riparbella in collaborazione con Start Attitude e il curatore Gian Guido Grassi, le cantine Caiarossa, la Cava, Prima Pietra e Quercia Luce si uniscono trasformandosi in un vero e proprio network artistico, accogliendo artisti contemporanei e installazioni site-specific. Caiarossa apre le porte all’opera murale di Muz e a quella su carta di Enrico Bani.
“Il Sentiero del vino di Riparbella” condurrà i visitatori in un viaggio attraverso i panorami suggestivi di questo borgo della Costa Toscana alla scoperta di alcune delle cantine più importanti di questo territorio, tra cui appunto Caiarossa, con uno speciale tour in partenza alle ore 10 e alle ore 15 (il ritrovo sarà presso l’ufficio turistico di Riparbella in piazza del Popolo).
L’opera di Enrico Bani si sviluppa integrando la sua visione con l’utilizzo della vinaccia, oggetto di scarto nella produzione del vino, massa biodegradabile. L’artista racconta così la sua opera: “la vinaccia è variabile nel tempo, qui prende un nuovo corpo e diventa elemento segnico e cromatico sulla carta. L’opera si basa su uno studio che vuol porre al suo centro la scrittura, più precisamente la sua particella elementare, la lettera, che emancipata dal suo ruolo comunicativo si astrae in un segno grafico e materico nello spazio mediante una regressione e decostruzione dell’elemento tipografico fino a trasportarlo in una visione primordiale segnica”.
La struttura dell’installazione, inoltre, si collega allo spazio circostante della cantina grazie all’utilizzo di piccoli elementi metallici “che riportano lo spettatore a quella visione industriale, difficile da trovare immersi in questa realtà locale toscana di produzione del vino, fatta di vigneti, colline e panorami immersi nella natura”.
Il live painting di Samuel Rosi, in arte Muz, invece, prende spunto da un bucchero etrusco, una caraffa comunemente utilizzata per il vino. “L’idea è stata quella – spiega l’artista – di collegare il territorio, conosciuto come Costa degli Etruschi, con la mansione del luogo attraverso il disegno. L’esecuzione vede utilizzato un prodotto in grado di creare un rilievo, previa applicazione di uno stencil, sul muro. Una volta ottenuto il disegno, viene riutilizzato il medesimo colore di fondo. L’opera sarà visibile grazie al gioco di contrasto chiaro/scuro creato dalla luce sul muro”.
Il percorso espositivo continua in cantina ammirando altre opere dei due artisti.