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CASTELLO DEL TERRICCIO RACCONTA LA FAVOLA DEL VINO A “UNA MONTAGNA DI LIBRI”

Il Castello del Terriccio è un’importante realtà vinicola di Castellina Marittima, in provincia di Pisa. Da sempre la sua filosofia produttiva è di produrre vini di alta qualità contenendo al meglio l’impatto ambientale delle colture. Le risorse idriche impiegate provengono da sorgenti naturali, pozzi e laghi alimentati dalle precipitazioni metereologiche.
 La cura continua e costante adottata nel mantenimento dei circa 800 ettari di bosco e macchia mediterranea presenti all’interno della Tenuta rappresentano il miglior esempio di una gestione del territorio particolarmente rispettosa della biodiversità e consapevole dell’impatto positivo che questa produce sull’ambiente e sull’altissima qualità dei suoi vini, oltre che su tutti gli altri prodotti agricoli dell’azienda.

Vittorio Piozzo di Rosignano titolare di Castello del Terriccio, nipote del cavalier Gian Annibale Rossi di Medelana, fondatore dell’azienda toscana, Castello del Terriccio

L’azienda agricola toscana è partner di “Una Montagna Di Libri”, la più grande manifestazione che va in scena a Cortina dal 2009, tra le principali kermesse italiane a carattere letterario e culturale. L’edizione del 2024, da giugno ad agosto, conta su ottanta eventi e cinquanta incontri, con la presenza di grandi firme, giornalisti, autori nell’ambito del cinema e della letteratura, italiana e internazionale. Il prossimo 4 agosto, alle ore 18,  presso Alexander Girardi Hall Vittorio Piozzo di Rosignano titolare di Castello del Terriccio, unico nipote del cavalier Gian Annibale Rossi di Medelana, fondatore dell’azienda toscana, si fa promotore di un incontro esclusivo: “La Capsula Del Tempo. Vini, Storie, Follie”, una conversazione dedicata al grande vino italiano che verrà raccontato tra aneddoti e curiosità da Luciano Ferraro, vice direttore del Corriere della Sera e profondo conoscitore dei protagonisti del mondo del vino. insieme a Francesco Chiamulera, ideatore e organizzatore della rassegna cortinese.

“Una Montagna di Libri”, edizione 2024, è a Cortina da giugno ad agosto con 80 eventi letterari e cinematografici

“Ho sempre molto apprezzato Una Montagna di Libri – ha dichiarato  Vittorio Piozzo di Rosignano – che considero un’occasione di approfondimento, arricchimento e scoperta non soltanto sul piano letterario ma più in generale per la cultura, la storia e la società del nostro tempo e del tempo passato. Sono quindi davvero orgoglioso di avviare una collaborazione con questa prestigiosa manifestazione proprio in occasione del suo quindicesimo anniversario e poter portare a Cortina il nome di Castello del Terriccio che con il suo presente fortemente radicato in una storia millenaria è anch’esso testimone dello scorrere del tempo e dell’avvicendarsi di popoli e famiglie che vi hanno lasciato tracce indelebili e affascinanti la cui eco possiamo ritrovare e rievocare nei nostri vini”.

Il Castello del Terriccio ha una storia millenaria di grande prestigio. Le antiche rovine del Castello Doglia, detto del Terriccio, risalgono al Medioevo, epoca in cui era una torre di segnalazione e di difesa contro gli attacchi dei Saraceni che giungevano dal mare. Alla fine del Settecento, i principi Poniatowski, emigrati dalla Polonia,  trasformarono la realtà fortificata del castello in un’attività agricola cn la costruzione della fattoria per la produzione di grano, olive e uva, la realizzazione della cantina aziendale.  In questa terra la viticoltura risale ai tempi degli Etruschi, che tra l’800 e il 500 a.C. abitavano questo tratto di Toscana dedicandosi alle attività minerarie. Tra i numerosi resti archeologici ritrovati. Negli Anni Ottanta durante i lavori per piantare i primi vigneti, venne alla luce una scultura che rappresenta il sole etrusco, diventato il simbolo dell’azienda, creata da Gian Annibale Rossi di Medelana che, dopo aver ereditato l’azienda nel 1975, decide di rifondarla, consacrandola a luogo di ricerca dell’eccellenza nei vigneti e nella produzione di vini molto pregiati e di altissima qualità nel rispetto dell’antico carattere dell’ambiente circostante.

Il Castello del Terriccio è una delle maggiori proprietà agricole della Toscana con i suoi 1.500 ettari complessivi estesi lungo il limite settentrionale della Maremma; 60 ettari sono adibiti a vigneti

Il Castello del Terriccio rappresenta una delle maggiori proprietà agricole della Toscana con i suoi 1.500 ettari complessivi estesi lungo il limite settentrionale della Maremma. Di questi più di 800 sono di bosco e macchia mediterranea, 400 a seminativo, 200 di pascolo, 60 sono di vigneti e 40 di uliveti.  La fortunata combinazione tra suolo, aria e luce, così come la vicinanza del mare, rendono unico questo microcosmo. Oggi la proprietà è passata a Vittorio Piozzo di Rosignano Rossi di Medelana, unico nipote del cavalier Gian Annibale, scomparso nel 2021. Fu lo stesso Gian Annibale Rossi di Medelana, più di vent’anni fa, a testare, in collaborazione con il vivaista francese Pier Marie Guillaume, alcuni cloni di Petit Verdot negli areali del Terriccio ricercando scrupolosamente i terreni che per caratteristiche chimico/fisiche e di esposizione, rappresentassero le condizioni ottimali per ottenere la massima espressività di questa varietà.

I vini del Terriccio sono figli di un territorio unico che li caratterizza fortemente: il suolo ricco di terra rossa, rame e ferro, la macchia mediterranea, gli eucalipti, la vicinanza del mare, l’irradiazione della luce che riflessa sullo specchio marino raggiunge dolcemente i vigneti. Tra i suoi prodotti spicca il Gian Annibale, un IGT Rosso Toscana, nato con la vendemmia 2018, presentato al pubblico nel 2022, un blend inedito composto al 60% da Petit Verdot e al 40% da Cabernet Sauvignon. Sono prodotte soltanto nelle migliori annate in un numero limitato tra le 3 mila e le 5 mila bottiglie.

I vini del Terriccio sono figli di un territorio unico che li caratterizza fortemente: il suolo ricco di terra rossa, rame e ferro, la macchia mediterranea, gli eucalipti, la vicinanza del mare, l’irradiazione della luce

Lupicaia, un grande rosso IGT, della vendemmia 1993, da uve selezionate del  Vigneto Lupicaia: proviene da uve Cabernet Sauvignon ed è un rosso di grande carattere, corposo con aromi complessi, molto longevo, definito dalla critica enologica italiana e mondiale, come uno dei migliori vini d’Italia. Castello del Terriccio, un rosso complesso e allo stesso tempo equilibrato, frutto di un uvaggio prevalentemente a base Syrah, la cui produzione è di 10 mila bottiglie. Tassinaia, vino rosso IGT, della vendemmia 1992, è a base Merlot e Cabernet Sauvignon. Con Vento, l’unico IGT Bianco Toscana prodotto della Tenuta, è ottenuto da uve Viognier e Sauvignon Blanc, fermentato e affinato in acciaio e commercializzato in sole 8 mila bottiglie.

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