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Palazzo BelVedere: approccio olistico – elementale tra cenni di design

L’idea di bellezza è un concetto elementale.

Nessun errore sull’ultima consonante, infatti, se parliamo di quanto caratterizza Palazzo BelVedere, hotel cinque stelle che nelle tranquille colline di Montecatini Terme fonda sui quattro elementi della medicina ippocratica, ovvero Terra – Fuoco – Acqua – Aria, la sua filosofia di benessere.

Tre appuntamenti all’anno, proprio nei cambi di stagione, sono quelli che caratterizzano le BV | Vitaliter Season qui, con le indicazioni della Scuola di naturopatia Lumen per percorsi in pacchetti da 3 fino a 21 giorni.

In questi periodi, in cui l’ospite segue un indirizzo di cura psico-fisica che tocca anche la tavola e le attività previste nella struttura, si scoprono affinità e potenzialità diverse a seconda del proprio profilo.

Definita infatti un’identità più incline ad uno dei quattro elementi, tutto ruota attorno di conseguenza e tendendo poi agli elementi opposti.

Con l’expertise di trainer per meditazione, yoga, bagni di campane tibetane ma anche per attività creative ed espressive diverse, si è guidati verso l’elemento o gli elementi opposti al proprio, infatti, alla ricerca del proprio balance.

 

Al rigore qui, però, si sostituisce la scoperta della direzione, quella verso un benessere soggettivo e profondo cui ognuno è accompagnato in modo attento.

Un percorso sottile e mai gravoso, semplicemente virtuoso e che appare chiaro, in fondo, quasi elementare (con la “R” stavolta) per comprendere subito cosa fa bene e cosa meno. A ciascuno.

Un itinerario ideale che si unisce anche alla scoperta di una piccola identità nascosta: il territorio in cui ci trova l’hotel, del resto, da tempo vocato alle acque termali.

A due passi dalla struttura ci sono le Terme Tettuccio, su quattro varietà diverse di acque benefiche per la terapia idropinica, con splendidi spazi e nicchie aperte tra rigogliosi giardini ora adibiti ad eventi.

Il tutto su un’area cittadina circoscritta ma che insomma conta da 700 anni sei impianti e che del benessere ne ha fatto la sua fortuna, in quel passato in parte ora forse un po’ sbiadito, ma che emerge ancora oggi con tutto il suo potenziale.

E di passato, di quello che ancora oggi è invece di gran lunga rivalutato, ne parlano anche gli arredi di Palazzo BelVedere.

Dei proprietari, tra cui Vittorio e Simone Galligani, rispettivamente marketing manager e direttore generale, non si nasconde infatti la passione per il design non appena entrati in struttura.

Nell’hotel cinque stelle si spazia tra Art déco (cui si rifà l’origine dell’ex villa che ospita, come si nota dalle vetrate ai soffitti della sala ristorante) agli Anni ’70, dai pezzi iconici dell’ultimo boom economico a quelli decisamente più contemporanei, in un mix di firme d’autore che sugli spazi comuni è predominante.

Le camere botanic invece, le più fresche e recenti di interventi, si associano lampade Pipistrello di Gae Aulenti (senza dimenticare la sedia scapolare dell’architetto Giovanni Michelucci cui è dedicata anche una delle suite di design per gli ospiti più esigenti) a complementi decisamente lineari, ma anche parquet e centine d’epoca tornati in vita al fianco di bagni generosi dallo stile minimal.

Infine, la convivialità. E’ sicuramente il quinto elemento presente qui. Ed unisce gli ospiti.

Lo dimostra il grande tavolo del dehor principale dove si consuma l’aperitivo healty o i grandi piani laccati della sala ristorante che uniscono famiglie o ospiti diversi, all’occorrenza.

E La Dispensa, spazio articolato per il buffet della colazione o del ricco brunch domenicale, pronto anche ad ospitare le cooking class con il resident chef Daniele Ciofi, è un altro punto di contatto tra gli ospiti.

Uno spazio che (ac)coglie tutti quasi nell’atto di rubacchiare bontà nascoste dai pensili della nonna, dove sapori semplici – e forniture locali – sanno di qualità e benessere.

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